Dopo Avellino ed Eboli, anche Campagna apre al Cimitero Islamico

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Cimitero
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Arriva anche a Campagna l’apertura di un’area del cimitero destinata ai defunti di religione islamica. Il progetto, nato in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Il Mondo a Colori“, è il terzo in Campania, dopo Avellino ed Eboli

In Campania, tra iniziative e aperture, si punta ad aumentare sempre più l’inclusione verso altri culti, ed è così che il Comune di Campagna ha deciso di destinare un’area del suo cimitero, in località Quadrivio, ai defunti di religione islamica. È il terzo comune dopo Avellino ed Eboli. Nella giornata di oggi la prima sepoltura, di un neonato di origine marocchina scomparso qualche mese fa. La cerimonia vedrà anche la presenza dell’Imam di Campagna, Benali Ali.

Lo spazio, dotato di un ingresso separato, è nato dalla collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Il Mondo a Colori“, che sin dalla sua istituzione è impegnata a mettere in piedi progetti di inclusione sociale che possano abbattere qualche muro in più, portando legalità e rispetto sul territorio. E a tal proposito l’associazione tiene a ringraziare il sindaco Roberto Monaco, l’assessore Livio Moscato, l’ingegnere Antonio Soria e Annamaria De Luna, per l’impegno profuso e l’interesse verso l’iniziativa.

Il presidente de “Il Mondo a Colori” e vicepresidente della Consulta provinciale per gli immigrati, Fatiha Chakir, ha detto: «Credo che anche attraverso passi come questo di Campagna, si arrivi a quella inclusione che porta serenità e sviluppo al territorio. L’intenzione manifestata dall’amministrazione di Campagna di aprire spazi cimiteriali anche per altri culti ne è un ulteriore segnale».

I precedenti: Eboli, e quell’apertura che fece discutere

Sul finire del 2017 anche ad Eboli venne aperto un piccolo Cimitero Islamico, per offrire una degna sepoltura a Fatna, donna 66enne residente ad Eboli, la cui salma era rimasta per quattro giorni all’ospedale perché i precetti islamici non prevedono la presenza di una tomba musulmana in un cimitero cristiano, senza considerare i costi ingenti che si presenterebbero alla famiglia in caso di un espatrio della salma verso un altro Cimitero Islamico.

La salma di Fatna venne così seppellita in una piccola area individuata all’esterno del campo santo. Un’aiuola dove avrebbero trovato posto anche altre cinque salme. Tale decisione, presa attraverso un’ordinanza del primo cittadino di Eboli, Massimo Cariello, suscitò non pochi malumori nell’amministrazione, in particolare da parte del senatore ebolitano di Forza Italia Franco Cardiello, che si mostrò intenzionato a segnalare il fatto al ministro degli Interni Minniti, al ministro della salute Lorenzin e al Prefetto di Salerno.

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