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Quarantotto ore dopo l’arresto di Massimo Cariello, in città c’è chi invoca nuove elezioni. Damiano Cardiello, ex consigliere d’opposizione, e Donato Santimone, sfidante sconfitto alle ultime elezioni da Cariello, e attualmente in consiglio comunale, chiedono di tornare alle urne.

«La pagina più triste degli ultimi 50 anni per la politica ebolitana». Damiano Cardiello, strenuo oppositore di Massimo Cariello negli ultimi cinque anni, commenta amaramente la vicenda che ha portato all’arresto del sindaco di Eboli«Abbiamo le idee chiare: solidarietà a Cariello, ma c’è un abisso politico tra di noi. Lo invitiamo a dimettersi e a difendersi da uomo libero. A Luca Sgroia – dice Cardiello – riconosciamo il fiuto politico, ma non credo possa andare avanti ad oltranza. Non possiamo avere un sindaco non candidato e che non ha ricevuto consensi, auspichiamo di tornare alle urne nei prossimi sei mesi».

Sulla stessa linea d’onda, Donato Santimone, il candidato sconfitto all’ultima tornata elettorale che adesso invoca nuove elezioni. «Il risultato popolare va rispettato, perché ci sono voti di uomini e donne perbene. E noi lo abbiamo fatto. Ma adesso la città è piombata nel disastro. A Cariello gli auguri sinceri per la risoluzione delle difficoltà giudiziarie, così come ai funzionari pubblici. La città è disorientata e confusa. I consiglieri comunali abbiano il coraggio di rassegnare le dimissioni, prendendo le distanze da ciò che sta avvenendo. Sgroia? Spero che faccia da traghettatore per uscire da questa situazione drammatica tornando il più presto alle urne».

Intanto, dopo ore di silenzio, qualcuno comincia a uscire allo scoperto. «Ho sempre avuto e continuerò sempre ad avere piena ed incondizionata fiducia nel lavoro della magistratura e sono, altresì, fiducioso che Massimo saprà dimostrare, nelle sedi opportune, la sua estraneità ai fatti che oggi gli vengono contestati» scrive Luca Sgroia dai suoi canali social. «Massimo Cariello non è decaduto dalla sua carica né è tenuto a rassegnare le dimissioni ma è stato esclusivamente e momentaneamente sospeso dalle sue funzioni. In questa fase sono chiamato al difficile compito di sostituirlo come Sindaco facente funzioni, in virtù della fiducia che Massimo ha riposto nella mia persona nominandomi suo Vice. Una responsabilità enorme che intendo assolvere con umiltà ed impegno al servizio della nostra amata Eboli» conclude il commissario cittadino del Partito Democratico.

Solidarietà e vicinanza anche da Giuseppe Piegari, da poco nominato assessore con Cariello. «Sono con Massimo Cariello – scrive -. Lo sono da amico fraterno. Sono in contrasto con quanti da stamattina stanno riversando odio sulla sua persona, lanciando fango sulla sua famiglia, sputando veleno senza rispetto alcuno. Sono per una prova di civiltà collettiva, evitando giudizi prematuri, vivendo l’attesa senza sentenze anticipate, senza condanne per mezzo Facebook, senza giudizi preconfezionati. Sono (e resto) per una Giustizia giusta, specie in questo caso, confidando nel corretto operato della Magistratura. Sono nella fondata certezza che lui saprà dimostrare a tempo debito la sua innocenza».