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Il formidabile talento della Spes, Antonio Gasparro, attaccante 2005, ha firmato per il Sassuolo, iniziando la sua avventura nel mondo del calcio di alto livello.

Amici, cerchiamo di essere chiari: volendo parlare di calcio vero, purtroppo o per fortuna, posso offrire ben poca esperienza. Tuttavia, se parliamo di calcio amatoriale, mi reputo, con saggia immodestia, una vera e propria istituzione. Ho giocato poco meno di 4000 partite, partite oscillanti tra la “scapoli-ammogliati” di Fantozzi e la rievocazione storica dell’operazione Avalanche. E non mollo, per Bacco! Ebbene, il ritornello che sento negli spogliatoi è da vent’anni lo stesso: Giocavamo io, Manfredini e Falcone, ripetono mentre si infilano i calzettoni, mescolando senza pietà nella stessa (fanta)squadra Allievi un classe ‘75 con un classe ‘82, ma per rendere orgogliosamente l’idea di aver frequentato la Spes, in modo da presentare la propria abilità di domatore del pallone, qualche fregnaccia si può anche rischiare. “Ex Spes? Si vede”: ecco, questo ho ascoltato in migliaia di partitelle amatoriali. Perché la Spes a Battipaglia è una istituzione, una sorta di certificazione DOC e DOP di saper giocare. 

Don Guglielmoni, leggendario padre stimmatino, organizzò l’oratorio battipagliese intorno alle attività sportive, dando vita nel 1964 a quella che sarebbe diventata una delle più importanti scuole calcio della regione. Christian Manfredini, Francesco Ripa, Nicolò Pascuccio, Antonello Guarino, Guido Di Deo, Jacopo Primadei. Mister Galietta, mister Prisco, mister Casucci, mister De Concilio, mister Bovi, mister Saviano, mister Cesaro. Chissà quanti nomi dimentico, nonostante il prezioso aiuto degli amici Primadei e Scarpato, e me ne scuso immantinente. 

Qualche giorno fa ho contattato mister Raffaele Fimiano, amico di vecchia data, avendo sudato con me sulle carte di Ingegneria. Mister Fimiano è una colonna della Spes. Nel 2016 ha vinto il campionato nazionale ANSPI Mini Scarabocchio (dedicata ai bambini nati nel 2007 e 2008), scrivendo la storia del calcio giovanile cittadino. Ho chiesto al mister informazioni sul nome del momento: Antonio Gasparro

Antonio è un attaccante classe 2005. Ha segnato una caterva di reti nell’ultimo anno, diventato capocannoniere del campionato regionale Under14, quello che una volta avremmo chiamato “Giovanissimi”. Passare dagli “Esordienti” ai “Giovanissimi” è un bel salto. Nella “Under14” si gioca per la prima volta col pallone numero 5 e il campo è quello regolamentare: anche se la partita dura 70 minuti, è già calcio da adulti. La Spes ha vinto il girone del campionato regionale con la squadra dei 2005, allenata da mister Mario Balzano.

Il babbo di Antonio, Cristian, è stato uno dei migliori atleti italiani di decathlon ed eptathlon. Cristian ha stabilito il record italiano di eptathlon nel 2002 (battuto solamente nel 2009 e comunque ancora seconda migliore prestazione italiana di tutti i tempi). Inoltre è l’undicesimo miglior decatleta italiano di tutti i tempi, quantomeno in base ai record personali. Roba di famiglia a quanto pare: “Gasparro ha già una muscolatura possente: un vero e proprio atleta”, mi dice mister Fimiano. Sport ma non solo:“Alla Spes abbiamo un obiettivo da 55 anni: unire sport e studio! E Antonio è un ragazzo che rispetta gli impegni. A scuola ha ottimi voti e al contempo non salta un allenamento: un ragazzo serio”. 

Gasparro è nato ad Eboli, iniziando a dare pallonate nella Scuola Calcio Feldi. La Dea Eupalla lo ha poi portato nel polveroso campo della Spes, dove è stato seguito sia da mister Di Stefano che da mister Balzano, ma soprattutto da mister Liano. Antonio aveva già partecipato a vari stage di clamorosa importanza. A Gennaio aveva giocato con l’Atalanta, nel noto torneo giovanile di San Benedetto del Tronto, segnando anche due reti e perdendo la finalissima proprio col Sassuolo. A inizio Febbraio si era allenato con la Juventus, per poi giocare ad un torneo con la maglia bianconera in quel di Pescara. “Ha fatto provini anche con Spal, Bologna e Parma”, sottolinea mister Fimiano, citando la bravura degli spessini Bisogno e Cantalupo nel gestire la situazione.  

Dopo il notevole campionato giocato, Gasparro è stato chiamato in Maggio dal Sassuolo, partecipando alla “Granamica Cup” con l’Under14 allenata dalla mitica ala destra di Napoli e Piacenza Francesco Turrini. “Il dottor Francesco Palmieri del Sassuolo, responsabile delle giovanili, lo ha fortemente voluto”. Il sito CanaleSassuolo recita:”Gasparro: primo acquisto per l’Under 15 del Sassuolo per la stagione 2019/2020”. 

Antonio ha appena 14 anni, quindi iniziamo tutti a fare i bravi e a non scaricare i sogni e le frustrazioni (pallonare e non) di due intere cittadine sull’avvenire di un figlio della nostra terra: il percorso per il professionismo è lungo e serietà e bravura (e Antonio è assai serio e assai bravo, per Diana!) non bastano: serve tanta, tanta, fortuna. È presto per le filastrocche da spogliatoio. Quindi badiamo solamente a coccolare il ragazzo, facendogli i complimenti per il prestigioso traguardo già raggiunto. Antò, in bocca al lupo! Divertiti, se puoi.