Calcio a 5, finale Scudetto: gara 1, vince Feldi ai rigori. Ora si va a Pesaro

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La Feldi Eboli non fa prigionieri e batte in casa i favoriti e plurititolati di Pesaro. Gara 1 della finale che vale lo Scudetto di calcio a 5 se l’aggiudicano gli uomini di coach Samperi.

Quei 6 metri che sembravano alle 22.07 sembravano destinati ad essere fatali, si sono poi rivelati i migliori amici della Feldi Eboli. Che mezz’ora più tardi, dopo aver subito la rimonta ad un minuto e mezzo dal fischio finale grazie ad un penalty trasformato da Leandro Cuzzolino, ha toccato il punto più alto nella storia sportiva della società: avere due match point per conquistare il campionato nazionale di serie A. Sì, perché dopo la vittoria di ieri, adesso gli uomini di coach Silvio Samperi dovranno tornare nelle Marche per la gara di ritorno il prossimo 23 giugno. E, se dovesse andar male, dovranno rimanerci per altri due giorni per giocare, il 25 giugno, la finalissima che assegnerà lo Scudetto.

IL RACCONTO DELLA PARTITA

Al Palasele di Eboli, ieri sera è stata grande festa. Oltre 2.000 gli spettatori che hanno caricato e incitato i calciatori dall’inizio alla fine. E la Feldi ha risposto presente all’appello. Una squadra che ha nei brasiliani i suoi uomini di punta, ma nel gioco (all’italiana) la sua forza. Cuore, difesa e ripartenze. Nel primo tempo Pesaro, allenata da Fulvio Collini, ha mostrato tutta la sua forza e per larghi tratti ha dominato sfiorando in almeno cinque occasioni il gol: in due occasioni è stato il palo a salvare la Feldi, nelle altre la saracinesca con il numero 3 Carlos Henrique Dal Cin. Sui piedi di Vava’ e Caponigro, dopo degli ottimi contropiedi, le occasioni più nitide per i padroni di casa. Ma il primo tempo finisce a reti inviolate.

feldi eboli pesaro calcio a 5 finale scudetto gara 1 palasele 18 giugnoNella seconda frazione di gara la Feldi alza il ritmo e prende il pallino del gioco in mano. Difende, attacca, costruisce, sfiora il gol ripetutamente fino al 38′ della ripresa, quando il tabellone luminoso dice che mancano appena 3 minuti al termine di gara 1: Rodrigo Trentin, brasiliano e numero 10 della squadra, prende la palla spalle alla porta, la difende e se la trascina con la suola, poi si gira e sfruttando il movimento dell’avversario riesce a calciare verso la porta: non c’è scampo per il portiere avversario, è 1-0 con il pubblico in visibilio. Passa un minuto e mezzo (da cronometro, ché il gioco è stato interrotto per 7 o 8 minuti a causa di oggetti lanciati in campo) e arriva la doccia fredda per la Feldi: calcio di rigore per gli ospiti. Lo tira, e lo segna, Leandro Cuzzolino.

Si va ai supplementari: due tempi da 5 minuti dove Pesaro, in più di un’occasione, prova a vincerla giocando col portiere in movimento. Le squadre sono stanche ma sono bravissime a difendere e a concedere pochissimo l’una all’altra. Un paio d’occasioni, una per parte, complessivamente. Nulla di più. Si va ai rigori. Si torna a calciare da quei 6 metri che sembravano fatali alle 22.07. Eboli segna tutti e cinque i rigori, Pesaro no. Sbaglio proprio l’argentino Cuzzolino. Il Palasele urla di gioia. La Feldi è a un passo dallo scudetto. Ora si va nelle Marche, a Pesaro, il prossimo 23 giugno alle 20.30. Sarà il primo match point per il quintetto di Sampieri. Se dovesse andar male, la “bella” è prevista due giorni dopo, allo stesso orario.

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