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L’atletica ebolitana scende in piazza a manifestare. Questa mattina, davanti al Comune di Eboli, una delegazione della Delta Atletica Ebolitana ha protestato pacificamente per la mancata apertura dello stadio “Dirceu” che, da oltre un mese, non consente agli atleti di allenarsi presso la struttura. Un mese fa, il presidente della società Antonio Gasparro denunciò il misfatto: le chiavi del “Dirceu” non aprivano più, la serratura fu cambiata di punto in bianco. Ad oggi, ancora nulla pare essersi sbloccato.

delta atletica dirceu
Una foto della manifestazione di questa mattina

E gli agonisti della Delta Atletica Ebolitana non hanno più una casa. Chi ha sostituito la serratura d’ingresso? Perché nonostante le numerose richieste, dal 19 novembre scorso nessuna richiesta di incontro è stata accolta? Sono solo alcuni degli interrogativi che i rappresentanti della Delta Atletica Ebolitana hanno messo nero su bianco, su un manifesto, che affiggeranno a partire da questa mattina. E fino alla vigilia di Natale sarà protesta.

«Faremo una serie di manifestazioni – commenta il professore Antonio Gasparro – nel corso dei sette giorni per far sentire la nostra voce. Saranno proteste pacifiche, sia chiaro, ma vogliamo che dalle stanze del Palazzo qualcuno ci dia le risposte. Il mese scorso scrivemmo al sindaco Facente Funzioni, e ci risposero che avrebbero fatto qualcosa. Adesso sono arrivati i commissari, abbiamo scritto anche a loro ma tutto tace. Io capisco che i commissari abbiano di fronte una situazione difficile, ma qui parliamo del futuro di centinaia di giovani atleti».

400 ATLETI SENZA UNA CASA

Il Dpcm emanato il 3 dicembre, consente agli agonisti di proseguire gli allenamenti in vista delle competizioni, e il presidente regionale della Fidal avrebbe chiesto al Comune di Eboli che queste misure vengano rispettate. I giovani atleti avrebbero bisogno di allenarsi in vista delle gare nazionali che li attendono. E i meno giovani, di preparare i futuri campioni. Oltre al danno, la beffa: gli altri due palazzetti dello sport che insistono sul territorio ebolitano sono aperti alle attività. La serrata è arrivata solamente per il “Dirceu”. Allo stato attuale, circa 400 componenti, tra atleti, preparatori e dirigenti, regolarmente alla federazione nazionale di atletica leggera, sono senza una casa. Tocca far presto, per non mettere la parola fine a una tradizione decennale, che ha visto fior fior di campioni raggiungere traguardi inaspettati, partendo proprio dalle mura ebolitane.