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Ieri pomeriggio, i sindacati hanno incontrato i vertici della “Prysmian” per discutere del futuro della “Fos” di Battipaglia. Fumata nera dopo il tavolo in Confindustria: «Nessuna rassicurazione, risposte non esaustive».

«Nessuna rassicurazione, risposte non esaustive» è quanto scrivono le sigle sindacali di categoria Filctem, Femca, Uiltec e Ugl Chimici che ieri pomeriggio, alle ore 16, hanno partecipato alla riunione fiume tenutasi in via Madonna di Fatima, a Salerno, quartier generale di Confindustria in provincia. C’era pure Ernesto Marzanohead of corporate del gruppo “Prysmian”, la multinazionale leader nel settore della produzione di cavi per l’energia elettrica che, da anni, a Battipaglia conduce lo stabilimento “Fos”. La fabbrica che, da qualche settimana, è finita al centro dell’attenzione per la scelta del governo nazionale di preferire i mercati orientali per l’acquisto di fibra ottica, e per la conseguente decisione della “Prysmian” di dirottare gli investimenti in Francia, a Douvrin, forti delle rassicurazioni da parte del governo francese.

gerardo giliberti
Gerardo Giliberti (Femca Cisl)

Ieri, in Confindustria, il tavolo di crisi richiesto urgentemente dai sindacati è durato quasi 6 ore. Oltre a Gerardo Giliberti (Femca), Alessandro Antoniello (Uiltec), Antonio Apadula (Filctem) e Rosario Di Bartolomeo (Ugl Chimici), c’erano anche Giuseppe Baselice e Francesco Cotini per Confindustria, il consigliere comunale Mimmo Zottoli come rappresentanza sindacale aziendale e l’ingegnere Giordano. Ma al termine della riunione, i sindacalisti non si sono detti soddisfatti. Preoccupati, in particolare, da un piano industriale che non convince.

«L’incontro odierno presso Confindustria Salerno, da considerarsi interlocutorio, non ha prodotto risposte esaustive e rassicuranti per lo stabilimento FOS di Battipaglia. Emerge infatti un contesto che la stessa azienda ha definito molto grave. Nell’imminente non è prevista chiusura dello stabilimento ma la situazione di incertezza e l’immobilismo del governo, oltre alle indecisioni che l’Azienda illustra rispetto ad un possibile piano industriale, non garantiscono rassicurazioni sulla tenuta occupazionale. Le OO.SS. manifestano quindi grande insoddisfazione e pertanto in attesa del prosieguo della vertenza al Mise, incontro già chiesto e sollecitato dalle OO.SS Nazionali, chiedono un incontro urgente con le istituzioni locali» si legge in una nota stampa diffusa poche ore dopo il termine del vertice. Il tavolo di crisi permane. La vertenza è ancora aperta. Il futuro della Fos? In bilico, per ora, nonostante le rassicurazioni arrivate dal Ministero dell’innovazione tecnologica.