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L’Amministrazione di Pontecagnano Faiano scende in campo e chiede la scarcerazione del giovane Patrick Zaki. Un sostegno importante, dunque, quello della comunità picentina che in questa battaglia continua a mostrare solidarietà e vicinanza.

Striscione affisso sulla facciata della casa comunale di Pontecagnano Faiano e luci di colore giallo, come richiesto dall’associazione “Amnesty International”, sono i simboli che sottolineano l’infondatezza delle accuse di minaccia, incitamento e manifestazione illegale, sovversione e diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo, rivolte a Patrick Zaki. Il Comune di Pontecagnano Faiano impegnato in prima linea per richiedere la liberazione di Patrick Zaki, il giovane studente dell’Università di Bologna arrestato lo scorso 7 febbraio all’aeroporto del Cairo.

Patrick Zaki è un attivista dei diritti umani, impegnato nei temi di uguaglianza di genere e per i diritti delle donne, Lgbt e delle minoranze, collabora con la Ong egiziana Eipr, Egyptian Initiative for Personal Rights. È passato esattamente un anno da quando Zaki ha varcato la soglia della sua cella. Era partito per andare a trovare la sua famiglia a Mansura e, quella che doveva essere una vacanza per lui, si è trasformata in una detenzione in carcere.

Per il giovane, un anno fa, fu dichiarato lo stato di arresto per un mandato di cattura emesso nel 2019. Zaki rischia fino a 25 anni di carcere e, dalle denunce di attivisti e legali, si evince che Patrik sia stato sottoposto a varie torture durante l’interrogatorio: la Procura di Mansura nega! Le accuse nei suoi riguardi sono: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazioni illegali, diffusione di notizie false, propaganda per il terrorismo.

Ad un anno dalla vicenda continuano mobilitazioni e manifestazioni di solidarietà verso il giovane. Infatti, nella giornata di ieri, il Sindaco di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara si è unito alle voci di studentesse, studenti, docenti, cittadine, cittadini e Sindaci di tutta Italia, che si sono ritrovati sul web per richiedere giustizia e libertà per il ragazzo. L’evento ha visto la partecipazione, fra gli altri, del Rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini, del Sindaco di Bologna Virginio Merola e del Governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

«Aderiamo con forza all’appello per la mobilitazione in favore del rientro a casa di Patrick. Lo facciamo perché mossi dal principio che sulle questioni etiche non vada mai fatto un passo indietro. Come uomini delle Istituzioni e come cittadini, dobbiamo far sentire il nostro dissenso e la nostra convinzione che la libertà di espressione e di parola siano irrinunciabili. Per testimoniarlo annunciamo che sul tavolo della prossima conferenza dei capigruppo sarà discussa la proposta di cittadinanza onoraria al giovane studente; proposta che sarà portata in Consiglio Comunale. Un gesto importante, che sancisce la volontà di sostenere una battaglia condivisa e condivisibile, a cui l’intera comunità picentina, che ringraziamo calorosamente, sta dando un contributo che è emblema di senso civico e di solidarietà» ha spiegato il Presidente del Consiglio Dario Vaccaro.

IL COMMENTO DEL SINDACO GIUSEPPE LANZARA

«Abbiamo accolto con partecipazione ed entusiasmo gli inviti pervenutici in merito alla richiesta di sostegno alla campagna per la richiesta di scarcerazione del giovane Patrick. Il diritto alla parola, allo studio, all’informazione, alla dignità ed alla vita umana è un tema scaro, inviolabile, che sosterremo sempre, dentro e fuori il territorio comunale. Manifestare per la libertà di questo studente vuol dire manifestare per tutti i giovani che vogliono dire la loro, senza restrizioni, limitazioni, pregiudizi. L’auspicio è che al più presto questo ragazzo, a cui ci sentiamo vicini con il cuore e con la mente, possa rientrare a casa, circondato dall’affetto della nostra città e dell’Italia intera, profondamente unita in questo bellissimo progetto di vicinanza e solidarietà» ha commentato il sindaco Giuseppe Lanzara.