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Centro Alzheimer, accuse all’indirizzo dell’associazione “Aima” e dell’amministrazione comunale per la delibera di affidamento dei locali di Villa Maria. I sindacati: «Quella delibera perché è illegittima».

«Revocate quella delibera perché è illegittima». Il grido d’allarme arriva direttamente dal sindacato dei pensionati Spi-Cgil Salerno, e dall’associazione di volontariato battipagliese Auser, che hanno ufficialmente richiesto all’amministrazione di Battipaglia di revocare la delibera di Giunta dello scorso 18 settembre, che concedeva all’associazione Aima di Napoli, a titolo gratuito, parte dei locali di Villa Maria, la struttura che ospita i malati d’Alzheimer a seguito d’un’intesa tra Asl e Comune datata 2010.

«L’amministrazione – si legge nella nota stampa – trasforma il precedente rapporto sociosanitario pubblico, a rilevanza prevalentemente sanitaria, in un servizio privato lasciando che dal punto di vista finanziario tali prestazioni siano a carico dei pazienti e dei loro familiari. E, altra stranezza, spende 30mila euro per adeguare i locali richiamando un articolo che non regolamenta le modalità di concessione a titolo gratuito ma solamente le modalità del credito di imposta nei confronti delle associazioni del terzo settore». Accuse pesanti che arrivano direttamente dai sindacalisti che, in passato, si erano seduti ai tavoli di decisione per salvare il futuro dei malati d’Alzheimer dopo due anni d’oblio e la chiusura ordinata dai Nas per la mancanza d’un montalettighe. Illegittimità giuridiche che, secondo l’assessore allo sviluppo urbano Davide Bruno, sarebbero inesistenti.

BRUNO E MUSELLA: LEVATA DI SCUDI

«Nessun immobile è stato affidato a titolo gratuito – commenta l’assessore – perché l’Aima pagherà le utenze e un canone ricognitorio. La delibera si basa su un decreto legge, che all’articolo 71 prevede che gli Enti Locali possano concedere beni immobili in forme semplificate a soggetti del terzo settore». E sui 30mila euro? «Il sindacato ci starebbe quindi dicendo – continua Bruno – che non dovremmo seguire le indicazioni dei Nas? Una polemica fuorviante, contro un’amministrazione che ha finalmente trovato una soluzione all’annosa questione che si portava dietro da anni. E, stranamente, non ho notato la stessa veemenza nell’affrontare il tema della gestione dell’Asl rispetto a chi non è autosufficiente».

E Caterina Musella, presidente dell’associazione Aima, rincara la dose. «Sono amareggiata – commenta la referente regionale per i malati d’Alzheimer – perché è ignobile assistere a delle accuse infondate, da sindacati e associazioni che dovrebbero starci vicine, a pochi giorni dalle festività natalizie. Veniamo presi di mira noi, invece che gli organi che hanno contribuito ad eliminare un servizio essenziale senza prevedere soluzioni. Oggi che, grazie all’amministrazione Francese, e all’interesse della parrocchia San Gregorio VII, vengono affidati dei locali a un’associazione che da vent’anni fa opere di bene ci attaccano gratuitamente».