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Il Partito Democratico, dopo le polemiche scaturite dal discorso del consigliere provinciale Vincenzo Clemente alla fiaccolata in memoria di Maria Rosa Troisi, e per tutte le donne vittime di femminicidio, chiede una presa di posizione netta all’amministrazione Francese attraverso una lettera aperta, che riportiamo integralmente di seguito.

La fiaccolata dello scorso 22 settembre in ricordo di Maria Rosa Troisi avrebbe dovuto rappresentare per la nostra Comunità un momento di preghiera, di silenzio e di riflessione su quanto ancora si debba lavorare ed impegnarsi quotidianamente nella costruzione di nuovi modelli culturali che rinneghino la violenza, le disparità e gli stereotipi di cui è ancora profondamente intrisa la nostra cultura.

Quella fiaccolata, invece, è diventata il momento della passerella politica, dei giudizi di
valore inopportuni e irrispettosi della tragedia immane che ha colpito tutte le famiglie coinvolte. Il tutto nel silenzio assordante della Sindaca e dell’intera Amministrazione Comunale sia nel momento in cui quelle frasi inaccettabili sono state pronunciate dal Consigliere Vincenzo Clemente sia, circostanza ancor più grave, nei giorni successivi.

La gravità delle affermazioni rese dal Consigliere Vincenzo Clemente – in uno con la inconsistenza delle pseudo giustificazioni che ha tentato di rendere dopo l’accaduto – ha generato un’ondata di sdegno e disapprovazione che ha portato persino l’intero Consiglio Comunale di Salerno – senza distinzione di colori politici – a chiedere, al Presidente della Provincia di Salerno la revoca delle deleghe al Consigliere Provinciale come, di fatto, avvenuto.

A Battipaglia, invece, la nostra Amministrazione perdura nell’indifferenza più assoluta. Sottolineiamo – circostanza gravissima – che allo scorso Consiglio Comunale del 25 settembre, questa Amministrazione non ha ritenuto necessario neppure tributare un minuto di silenzio in ricordo della vittima ad apertura dei lavori dell’assise. La nostra Amministrazione dimentica che compito delle Istituzioni è, innanzitutto, costruire valori di rispetto contro la cultura della violenza e far sì che il nostro territorio e la nostra comunità crescano in un contesto sociale positivo.

La prevenzione passa attraverso la formazione e l’educazione ma, soprattutto, attraverso un necessario (e oggi più che mai) obbligato cambiamento culturale. Chi rappresenta le Istituzioni ha l’onere di farlo con decoro, con onore e con rispetto della Comunità che rappresenta. Chi rappresenta le Istituzioni non può, in alcun caso, rendere dichiarazioni che sviliscono e giustificano la violenza di ogni genere.

Le parole del Consigliere Clemente rappresentano uno schiaffo alle Istituzioni che egli stesso è chiamato a rappresentare; con le sue gravissime parole ha dimostrato di essere il riflesso di una società che minimizza, giustifica e normalizza la violenza, che nega la dimensione strutturale e trasversale del fenomeno. In questo periodo in cui assistiamo ad un crescendo di episodi di violenza atroce e gravissima, le Istituzioni devono prendere una posizione chiara e nettissima contro ogni forma di violenza.

Tale posizione non viene richiesta solo verso l’esterno, attraverso la predisposizione di politiche di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto ma è ancora più necessario che venga presa nei confronti degli stessi membri delle Istituzioni, quando questi dimostrano di essere inadeguati al fine di farsi esempio vivo per la cittadinanza. Per tutti questi motivi

CHIEDIAMO

Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di Battipaglia Angelo Cappelli, Alla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese di voler:

  • disporre la revoca immediata di ogni delega, incarico o ruolo istituzionale assegnato
    al Consigliere Comunale Vincenzo Clemente;
  • sollecitare, ognuno per quanto in suo potere, le immediate dimissioni del Consigliere Comunale Vincenzo Clemente;
  • di prendere pubblica posizione di condanna e distanza rispetto alle gravissime affermazioni rese dal Consigliere Comunale Vincenzo Clemente.