Nel dubbio, go marchin’ in

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Conosco i vostri dubbi.

C’è molta confusione. È vero. La materia dei rifiuti è complessa, da ogni punto la si guardi. Dal piccolo gesto della cartaccia alle risorse planetarie, dagli stili di vita ai grandi sistemi, tutto connette. Eppure, la complessità produce effetti maledettamente semplici, come i miasmi e gli incendi, e per quanto si possa confidare nella stanchezza esistenziale di quest’epoca, per quanto la narcosi digitale abbia stordito le nostre vite, sono effetti che una città non può più ignorare.

C’è molta mistificazione. È vero. A volte non è chiaro qual è l’obiettivo e qual è l’avversario, se la lotta è per abbattere il quantitativo dei rifiuti o la Francese o il Comitato. Le dinamiche malevole si sprecano, gli odii zampillano, le vendette distillano. Ma è tutto teatro delle umane passioni, e delle straumane vanità. La primadonna e il figurante, l’attor giovine e il vecchio comico, il secondo brillante e il caratterista, non devono distoglierci dal dramma: si stanno decidendo le sorti del nostro territorio.

Gli impianti sono necessari. È vero. Nessuno ha nostalgia delle discariche, purché le discariche da luoghi lontani non giungano fin dentro le mura delle città, sotto forma di ecoballe stoccate a casaccio nei piazzali. È troppo chiedere che siano a norma, che siano controllati, che siano distribuiti su un ambito territoriale più ampio? Che abbiano un disegno coerente, dentro un piano rifiuti ragionato, che tenga conto di un carico ambientale già gravoso, per Battipaglia? Che possa coesistere con quella vocazione agricola che ci rende speciali – non in provincia di Salerno, non in Campania, in tutt’Italia.

C’è un eccessivo allarmismo. È vero. Dalla diossina ai tumori all’inquinamento endemico alla Terra dei Fuochi, è tutto un girotondo d’inquietudini che accelera, e dà alla testa. Finiremo tutti giù per terra, se non viene fermato. Ma non asfaltando chi ha paura semmai ascoltando. Informando. Possibilmente ponendo nel bicchiere di chiacchiere una goccia di fatti. Chi ha paura va prima dal medico, poi va dal mago. E se ci sono tanti maghi in giro sul tema dei rifiuti è perché scarseggiano i medici.

Conosco i vostri dubbi. Perché sono anche i miei. Ma domattina, prendete questi dubbi, mettetegli un guinzaglio e portateli in marcia. Perché qui prima ancora che la “questione ambientale”, Battipaglia ha una “questione umana”: il rispetto. Che merita, e che da anni non riesce ad ottenere dai decisori. Qui c’è una città che ha un problema, che ha paura, che chiede ascolto, che chiede soluzioni. In tutta risposta ha parole dolci ma atti amari – e peti di polvere colorata da parte di qualche clown, talvolta. In America si dice: “when in trouble, go big”, che più o meno significa: quando sei in difficoltà, rilancia, agisci in grande. Vien da parafrasare: when in trouble, go marchin’ in.

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