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Il Comune finanzia la pista di giavellotto al Pastena, ma il coach Elio Cannalong denuncia ritardi nell’avvio dei lavori che potrebbero complicare la possibilità degli agonisti di allenarsi in vista delle Olimpiadi.

Soddisfatto a metà. Lo si potrebbe definire così Elio Cannalonga, “papà” del giavellotto battipagliese, che alla notizia del finanziamento messo a disposizione dagli uffici di piazza Aldo Moro, per realizzare la pista di giavellotto all’interno dello stadio “Luigi Pastena”, esulta ma con riserva. Già durante la premiazione dell’Atleta Battipagliese dello scorso mese, Cannalonga non risparmiò dure critiche in pubblico nei confronti dell’amministrazione comunale.

Roberto Orlando
A sinistra, Roberto Orlando, a destra il suo coach Elio Cannalonga

«Sono felice del finanziamento – commenta il coach battipagliese – ma è passato tantissimo tempo, quando in realtà si sarebbe potuto fare sin da subito. E dei lavori nemmeno l’ombra». Secondo Cannalonga, allenatore, tra gli altri, anche del battipagliese Roberto Orlando a caccia della sua prima Olimpiade, rimane un progetto sulla carta. «Nonostante fosse stato promesso entro Ferragosto – prosegue amareggiato– ad oggi non sono mai partiti. Certo hanno firmato una delibera, ma per un pistino da 34mila euro ci vogliono 15 giorni non due anni Attualmente abbiamo un Cannalonga (Antonio, ndr) che è mio nipote che ha lanciato 71,5 metri. Un risultato straordinario per un 2005, eppure sembrerebbe che se non giochi a calcio, in nazionale o in serie B, nessuno ne parli. Avesse raggiunto questi risultati in sport più popolari ne avrebbe parlato tutto il paese».

Il sogno di Cannalonga è quello di creare una scuola battipagliese. «L’obiettivo è quello – commenta l’allenatore battipagliese – e la possibilità di potersi allenare in casa renderebbe sicuramente il percorso più agevole. Serve questo benedetto pistino, che, ripeto, si realizza in due settimane, non è che ci voglia l’ira di Dio. Si tratta di pezzi di cemento che al centro racchiudono un foglio di gomma e una resina speciale che viene incollata sulla piattaforma. Purtroppo manca anche questo, e siamo costretti a lanciare di traverso nel campo, perché hanno deciso di fare l’erba sintetica che ci ostacola. Insomma, ad oggi non c’è nulla di concreto». Però qualcosa si è sbloccato: nei giorni scorsi, a Palazzo di Città sono stati impegnati 30mila euro per la realizzazione della pista. «Sì, è vero – conclude – l’importo è stato sbloccato e finalmente ci hanno consegnato la delibera firmata. Ma i lavori quando si faranno? È questo che ci chiediamo tutti, perché tra meno di due anni ci saranno le Olimpiadi, e ci sono atleti come Orlando che hanno bisogno di prepararsi. Sarebbe l’ideale che potessero farlo a pochi passi da casa, senza essere costretti ad emigrare. Noi attendiamo, come dal 2020».