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La Feldi Eboli cade per due volte consecutive in casa di Pesaro, niente scudetto. Trionfano i marchigiani per il terzo anno di fila.

Alzi la mano chi non c’ha creduto. In casa Feldi Eboli, dopo la sconfitta di sabato scorso per 4-3, c’è qualcosa in più del semplice “amaro in bocca”. La squadra di coach Samperi, dopo aver portato a casa gara 1 con l’aiuto dei rigori (dopo che sia i tempi regolamentari che supplementari sono terminati 1-1), era arrivata nelle Marche, a Pesaro, con le batterie scariche e quasi certa che chiudere la serie in gara 2 sarebbe stato pressoché impossibile. E così ha conservato le energie per la super sfida di sabato. Il match che è valso il campionato Eboli ha saputo interpretarlo alla migliore maniera.

GLI HIGLIGHTS DELLA SFIDA SCUDETTO EBOLI – PESARO 

Nei primi 5′ il botta e risposta: la Feldi passa in vantaggio grazie a Selucio ma qualche istante è Honorio a riequilibrare il risultato, prima che un altro italiano della squadra ebolitana, Calderolli, segni il gol del momentaneo approfittando di un erroraccio del portiere avversario. Al 19′ Pesaro riacciuffa il pari con Taborda, e dopo 20 minuti si va negli spogliatoio sul 2-2. Ma il letimotiv della gara è questa: Eboli segna e Pesaro rincorre. Al 22′ della ripresa il brasiliano Luizinho scaglia un siluro, di sinistro, contro la porta avversaria: è gol. E fino a 5 minuti dal termine Eboli culla il sogno dello scudetto: poi, i campioni d’Italia in carica mettono a segno un uno-due micidiale con Taborda prima e con Bolo poi che riassegnano lo scudetto ai marchigiani per il terzo anno consecutivo.