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Amici, inutile che proviate a mentire. Aprite i vostri cuori. La pandemia e la quarantena, la solidarietà e la paura: tutto giusto, per Bacco! Eppure vi manca, eccome se vi manca. Vi manca quella sfera di cuoio che rotola giuliva sull’erba. Poco importa se siate o meno voi a spingerla. Spettatori o pedatori: confessate! Naturam expelles furca, tamen usque recurret. Che fine ha fatto la dea Eupalla?

Cari amici miei, fidatevi del vostro affezionatissimo: non cadete nel tranello. Il calcio non è solo l’oppio dei popoli. Esso è una delle più importanti industrie italiane: solo per quanto riguarda i proventi diretti, il calcio ha un volume di affari annuale pari a 2,398 miliardi di euro. Miliardi, avete letto bene. In Campania le scommesse sul calcio muovono 1.064.699.779 euro: 1 miliardo e 65 milioni di euro all’anno. 182 euro a testa. 

Sono 22.977 calciatori dilettanti campani, 39.891 quelli del settore giovanile, per un totale di 62.868 atleti tesserati ufficialmente dalla FIGC. Nella nostra regione vengono giocate ogni anno più di 24.000 partite da parte di 1344 società, attorno alle quali ruotano le vite professionali di migliaia e migliaia di persone. 

Non solo. Secondo il sito di statistica statista.com, sono 34 milioni gli italiani che seguono il giuoco del calcio: il 57% della popolazione. Dati alla mano e alla mente, possiamo utilizzare il calcio, nelle sue varie declinazioni, come termometro sociologico del nostro paese. 

Per capire la situazione post DPCM dell’11 Marzo, ho sentito alcuni protagonisti del fatato mondo pallonaro nostrano. Argomento: gestione del calcio a livello agonistico durante la serrata per coronavirus. Come direbbe Tex Willer:“¡Vámonos!”.

ALLENATORI

Avv. Giovanni “Yuri” Calabrese, esperto di diritto sportivo, legale AIAC Campania, docente al Corso Allenatori UEFA B, ex allenatore di Ebolitana Under19, Battipagliese Under19 e prima squadra della Battipagliese, attualmente mister del Salernum Baronissi.

Gestione degli allenamenti a casa

Da subito, ovvero da venerdì 6 marzo, quando abbiamo sospeso gli allenamenti, insieme allo Staff Tecnico abbiamo predisposto allenamenti personalizzati per i singoli calciatori da fare in casa, anche per non perdere l’abitudine all’allenamento quotidiano. Dieta mirata all’attività sportiva ed incontri in conference-call per monitorare il tutto

La ripresa dell’attività agonistica. 

Sulla ripresa dei Campionati siamo tutti speranzosi ma dobbiamo anche fare i conti con la realtà: sicuramente la salute viene prima di tutto però bisogna anche essere ottimisti e vedere una luce in fondo al tunnel.

In un periodo delicato e difficile come questo, il senso di responsabilità per la propria famiglia e per l’intera comunità ci impone di stare a casa. Facendo io l’avvocato di diritto sportivo, mi sono imposto lo Smart Working, restando il più possibile a casa. 

Parere da avvocato: la riduzione degli stipendi dei calciatori

Ai professionisti è possibile in quanto previsto dalle norme. Per i dilettanti la situazione è un po’ diversa: questo stop forzato comporta difficoltà economiche enormi ma i diritti dei calciatori vanno comunque tutelati, così come quelli degli allenatori. Al termine dell’emergenza bisognerà sedersi attorno ad un tavolo e trovare le giuste soluzioni per le parti interessate.

Dottor Giacomo Pisapia, esperto di economia internazionale, allenatore UEFA B e diplomato in tattica e analisi-video dei match, vincitore del campionato Under18 2018/19 con la Salernitana ed attualmente vice-allenatore della Salernitana Primavera.

Gestione degli allenamenti a casa

Abbiamo dato consigli, non un programma di lavoro specifico, perché non tutti hanno le stesse possibilità, come un tapis roulant oppure lo spazio (pensate a chi abita in campagna) per poter fare allunghi o lavorare sulla velocità. Addominali, squat e pesi: l’obiettivo è la mobilità, per evitare la caduta del tono muscolare. Fondamentale è ridurre i carboidrati, proprio perché i ragazzi sono meno in movimento.

La ripresa dall’attività agonistica

La situazione pesa a livello atletico. Già con una settimana di sosta si rischia di perdere il ritmo partita, figuriamoci dopo un mese. Probabilmente sarà necessario una sorta di mini-ritiro di 7-14 giorni. Insomma, prima di fine Maggio è impossibile si possa giocare. Serie A: si parla di prolungare la stagione fino ad Agosto. Con questa ipotesi, ritengo sia ragionevole immaginare un rientro agli allenamenti per metà Maggio, con le prima partite nei primi di Giugno, a porte chiuse.

Le società di serie A hanno pensato ai loro interessi ma è comprensibile: sono aziende e hanno il dovere di badare non solo al calciatore milionario ma anche al magazziniere che prende 1200 euro al mese ed è tremendamente colpito da questa crisi. Capiamoci: non ci sono colpe specifiche, tutte le nazioni hanno sottovalutato il problema! 

Parere da imprenditore: la crisi economica

Ecco, da imprenditore devo sottolineare la crisi del momento, sia per chi è costretto a casa sia per chi è costretto a lavorare: il flusso di cassa è sensibilmente minore. Si fatica a rispettare le scadenze. Lo stato difficilmente potrà aiutare le partite IVA, questione di mentalità, c’è poco da fare. La situazione è difficile ma non bisogna mollare. Le proteste eccessive non le condivido: cavalcare un momento così negativo mi sa di alibi.

GIOCATORI

Mattia Bisceglia, dominante difensore centrale del Portici (Serie D), cresciuto nella Juve Stabia, una delle stelle più luminose tra i giovani calciatori battipagliesi. Mattia trasmette tutto l’entusiasmo dei suoi 21 anni. Non vede l’ora di tornare ad allenarsi in gruppo e soprattutto di giocare, sempre con un pensiero all’amata Battipaglia e al calcio battipagliese.

⬛Il funambolico attaccante Antonino Barra (ex Viterbese e Battipagliese, cresciuto nell’Inter) e l’elegante centrocampista Antonio Botta (ex colonna della Battipagliese), entrambi in forza alla Temeraria 1957 San Mango, hanno sottolineato la necessaria differenza tra i carichi di lavoro a seconda della categoria, forti delle loro esperienze in Serie D, Eccellenza e Promozione. Costanza nel rimanere allenati durante la pausa e una particolare attenzione per la dieta. 

⬛A fare una eccellente sintesi della situazione, ci ha pensato il numero uno: Jacopo Primadei, sempre Temeraria 1957 San Mango. Estremo difensore di gran classe, ha difeso per tanti anni la porta della Battipagliese. Jacopo è noto per saggezza e maniacale applicazione nel lavoro. 

Gestione degli allenamenti a casa

L’allenamento continua anche se in maniera diversa: un po’ di cyclette, lavoro di forza in isometria e squat. Personalmente ho utilizzato anche la rampa delle scale!

La ripresa dall’attività agonistica

La situazione è critica: ad oggi sembra sempre più improbabile un ritorno in campo dal mio punto di vista. Se la serie A ha sfiorato soltanto l’idea di non concludere il campionato, lascio immaginare nei dilettanti quanto la cosa sia ancora più difficile. Io e i miei compagni di squadra, comunque, siamo sempre in contatto con il mister.

Il non poter vivere lo spogliatoio e non avere l’ansia pre-partita è brutto: questo manca tanto. Adesso, però, c’è una partita da vincere contro questo maledetto virus, vinta questa poi ritorneremo ancora con più voglia in campo.

Amici, vi lascio con parole ben più efficaci delle mie, quelle di Gianni Brera: ”Il calcio è straordinario proprio perché non è fatto di sole pedate. Chi ne delira va compreso, non compatito; e va magari invidiato, non deriso”.