Paracadutismo, Mario e Armando Fattoruso: fratelli di sangue e di volo

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Fattoruso
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I due fratelli Fattoruso condividono sin dalla loro infanzia la passione per il paracadutismo diventato per loro uno stile di vita a tutti gli effetti. Raccontano il loro percorso iniziato da Pontecagnano e portato avanti in tutto il mondo

Mario e Armando Fattoruso fratelli di sangue e di volo: istruttori, paracadutisti professionisti e atleti della Federazione Italiana da più di 10 anni con circa 10.000 lanci all’attivo.

Una passione lunga vita che porta l’impronta di una grande tradizione di famiglia tramandata da generazione in generazione. Tutto inizia infatti dall’infanzia quando i due fratelli, da piccoli spettatori, trascorrevano i week-end all’aeroporto per assistere ai voli del papà Carmine, entrato a far parte della Scuola di Paracadutismo nell’83. Dunque, Fattoruso è il cognome che ha portato “in alto”, in tutti i sensi, la città di Pontecagnano Faiano non solo a livello nazionale, bensì internazionale nonché mondiale. 

«Quando e come nasce la mia passione? Beh! La definirei una “dote di famiglia” grazie al mio super papà Carmine che dopo la sua carriera militare nel gruppo paracadutisti Folgore ha deciso di aprire una scuola di paracadutismo insieme ad altri soci proprio a Pontecagnano – continua Mario- con i suoi 35 anni di attività in questo sport, ha contagiato sia me che mio fratello Armando ed ora siamo qui con circa 10.000 lanci all’attivo, entrambi istruttori, paracadutisti professionisti e atleti della Nazionale Italiana da più di 10 anni».

Sedici anni è l’età minima per iniziare a praticare paracadutismo (con previa autorizzazione di un genitore) e difatti, la storia con veduta dall’alto dei fratelli Fattoruso comincia proprio da lì, compiuti i 16 anni hanno “spiccato il volo” iscrivendosi alla Scuola di Paracadutismo.

Il fascino del paracadutismo parte proprio dalle emozioni che suscita già il solo veder scendere giù un omino che, da piccolo puntino visto in lontananza, avvicinandosi si “trasforma” in un uomo col paracadute. Adrenalina pura che lascia il segno anche a chi lo pratica una sola volta nella vita per dare sfogo allo spirito avventuriero. 

LE TAPPE PIU’ SIGNIFICATIVE

I traguardi dei fratelli in volo sul mondo hanno un calibro non indifferente e tra le tappe più significative della loro vita sportiva rientra «di sicuro Dubai, sede ormai dei nostri allenamenti invernali, e non ultimo il Cairo Egitto dove lo scorso dicembre io e mio fratello Armando siamo stati invitati ad uno show proprio sopra le piramidi ed è stata un’emozione unica sia guardarle dall’alto di giorno ma soprattutto volarci di fianco di notte con tanto di affetti pirotecnici, figata unica» racconta Mario.

UTLIMI TRAGUARDI

Ad ogni singolo lancio corrisponde un’emozione diversa, soprattutto quando si tratta di una competizione di un certo livello. A tal proposito Mario ci racconta del suo ultimo traguardo: «Sono reduce di una medaglia d’argento al Mondiale di Paracadutismo disputatosi lo scorso agosto a Tanay SIberia e inoltre sono ancora il detentore del Record del Mondo di velocità in atterraggio. Sono molto soddisfatto anche perché è stato un anno difficile per tutte le difficoltà e le restrizioni Covid che non ci hanno permesso di effettuare un intenso allenamento. La medaglia d’oro non era molto lontana».  

PROSSIMI TRAGUARDI

Loro che, passano più tempo per i piedi per aria piuttosto che a terra, non si fermano davvero mai: «Stiamo lavorando sui visti per poter andare negli USA il prossimo ottobre per i campionati Americani e, per concludere quest’anno, io e Armando saremo a Dubai per il Dubai International Parachuting Championship, la gara più importante del Mondiale, che appunto su base invito rappresenteremo ancora una volta il nostro amato tricolore» racconta Mario.

«Lo sport è passione, sacrificio, divertimento e può essere anche una importante occasione. Fate sport», concludono i Fratelli Fattoruso. 

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