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La città di Pontecagnano scende in piazza per una fiaccolata in memoria di Anna Borsa, poche ore dopo il brutale femminicidio avvenuto nel salone da parrucchieri di via Tevere, dove la giovane 30enne lavorava.

Una fiaccolata silenziosa e allo stesso tempo assordante. Dolore, sgomento, incredulità, rabbia. Sono i sentimenti riversati ieri sera nelle strade di Pontecagnano, partendo da piazza “Sabbato”, luogo del delitto di Anna Borsa, la giovane 30enne freddata da 3 o 4 colpi di pistola alla testa nel salone da parrucchieri dove lavorava. Un gesto spietato da parte di chi aveva perso la sua donna e non si rassegnava all’idea. «Voglio solo dirle una cosa» sono le ultime parole che avrebbe pronunciato Alfredo Erra, il suo ex compagno, prima di entrare nel negozio e ammazzare Anna a colpi di pistola.

La mattina del 1° marzo sarebbe dovuta essere una giornata di festa a Pontecagnano, in occasione del Carnevale, probabilmente l’evento più atteso degli ultimi due anni, e invece tutto si è trasformato in tragedia. Sirene, ambulanze, elicotteri e la notizia dell’atroce femminicidio hanno fermato letteralmente l’intera comunità rimasta di stucco, senza parole e incredula dinanzi al folle gesto.

FERITO ANCHE IL TITOLARE DEL NEGOZIO E L’ATTUALE COMPAGNO

Anna lavorava come parrucchiera, era sul posto di lavoro e quando Alfredo è entrato nel salone, con un trolley, chiedendole di parlare “un attimo”, lo aveva inviato ad uscire e a rimandare la chiacchierata perché era impegnata con una cliente. Lui però ha insistito, al punto tale da farla cedere. Sono andari nel retro, e sono partiti i colpi di pistola che hanno ucciso sul colpo Anna. Prima di scappare, Erra ha ferito anche il titolare del negozio e il barbiere (nuovo compagno di Anna) che lavora di fronte.

Una doccia fredda per la madre, il fratello e il padre che nell’apprendere la notizia dice «pensavo di trovarla ferita, ma non morta”. Una famiglia unita che oggi non vede motivo di andare avanti. Il sindaco Giuseppe Lanzara ha proclamato il lutto cittadino a Pontecagnano Faiano e i cittadini si sono ritrovati ieri alle 19 in Piazza Sabbato per una fiaccolata in onore di Anna alla presenza del parroco della chiesa Immacolata, Don Antonio Pisani, per una preghiera dedicata a tutte le donne vittime di violenza.

«Se c’è una cosa che posso fare oggi è incitare tutte le donne a parlare, denunciare, a non vergognarsi o avere paura. Nessuno ci restituirà il sorriso di Anna, ma la sua scomparsa costituirà nuova forza per le donne, le troppe donne che subiscono violenza fisica e psicologica e che rischiano di finire com’è finita lei: in una fredda mattina d’inverno, senza più la speranza di vedere la primavera», parole del Sindaco Giuseppe Lanzara. Non c’è rassegnazione, non c’è spiegazione, solo tanta rabbia e tristezza.