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Il duo salernitano dei Fiori di Cadillac, nel 2020, rilasciò un album prontamente “azzoppato” dalla pandemia. Rialzarsi non è stato semplice, ma ce l’hanno fatta e ripartono con il brano “Ultima nave

È una storia di rivalsa, o almeno, di resistenza, quella dei Fiori di Cadillac. Il duo salernitano formato da Luigi Salvio e da Valerio Vicinanza che ha da poco rilasciato il singolo “Ultima nave“, traccia con cui gli artisti si soffermano su quanto la pandemia abbia stravolto il loro percorso discografico, e sulla forza con cui oggi, nonostante tutto, sono pronti a credere ancora nella bellezza ed inossidabilità della musica.

2020. Il mondo viene sconvolto dalla pandemia e accade che, a Salerno, un giovane e fresco duo dia alle stampe, sostenuto dalla prestigiosa etichetta indipendente INRI, il secondo album in carriera: “Fuori dalla storia“. Lo stop ai concerti e in generale alla musica, costretta a vivere esclusivamente in digitale, rappresentò uno schiaffo in pieno viso al progetto dei Fiori di Cadillac, che a lungo avevano lavorato a questo album.

«Il nostro percorso si è bloccato a marzo del 2020, quando, mentre veniva pubblicato il secondo disco, iniziava la pandemia da Covid-19. Il tour veniva annullato e la mancanza di concerti, in noi, si è fatta sempre più forte» raccontano Salvio e Vicinanza che, dopo l’incontro con il producer torinese Frank Sativa, ha deciso di rimettersi in gioco, dando alla luce il singolo “Ultima nave” che parla proprio di quanto sia stata dura rimettersi in moto dopo il Covid-19: «Il brano nasce da un lungo confronto che abbiamo avuto sul senso di continuare a fare musica, nonostante le molte difficoltà di questi ultimi anni. Il risultato è che ci siamo detti che era il momento di raccontare tutto e che questa era la nostra ultima nave, la nostra ultima possibilità, senza aver più paura di nulla, dei meccanismi, del mercato, dei soldi, del consenso. Da quella sera nasce “Ultima nave”».

Il videoclip di questa nuova traccia rievoca un suggestivo paese fantasma, San Severino di Centola, nel Cilento. Lo stretto rapporto con la propria terra ritorna, per i Fiori di Cadillac, anche attraverso altre iniziative: «Ci siamo posti delle domande riguardo ciò che siamo e ciò che siamo diventati, il contesto sociale e le problematiche che oggi la nostra generazione è portata ad affrontare. Abbiamo affisso personalmente queste domande in diversi angoli di Salerno, da manifesti più piccoli a striscioni più grandi: HAI UN PIANO? QUANTO TI MANCA L’AMORE? C’E UN LIMITE PER SENTIRSI VIVI? TI SEI MAI SENTITO FUORI TEMPO? SI PUO’ VIVERE DI MUSICA?».