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Bandiera a mezz’asta e riapertura del rifugio antiaereo in piazza Aldo Moro. Le proposte del consigliere Valerio Longo per celebrare il ricordo del primo bombardamento della Seconda Guerra Mondiale a Battipaglia

Il 21 giugno del 1943, settantasette anni fa, la città di Battipaglia vide per la prima volta infrangersi sul suo territorio i missili americani della Seconda Guerra Mondiale. Ciò che causò i bombardamenti fu la posizione strategica in cui si trovava, che collegava, attraverso il sistema viario su rotaia e su strada, Napoli, Salerno e Calabria. In occasione dell’imminente anniversario, il capogruppo consiliare di Forza Italia, Valerio Longo, ha proposto all’amministrazione una serie di iniziative per celebrare una data che non può essere dimenticata.

Battipaglia, come ricorda il consigliere: «Venne bombardata dai bimotori americani una prima volta il 21 giugno, senza danni alle infrastrutture ma con 55 vittime civili, poi il 30, con la distruzione completa di binari, vagoni e tonnellate di materiale bellico, e di seguito quasi ogni giorno fino al 14 settembre. Battipaglia ebbe in totale 117 vittime, tanto da vedersi conferire dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2006 la medaglia d’argento al merito civile».

La prima richiesta, scrive Longo, sarebbe quella di apporre a mezz’asta la bandiera che si agita nel vento dinanzi al Municipio battipagliese, in memoria delle cinquantacinque vittime civili che persero la vita soltanto nel primo bombardamento, e di tutte le altre vite spezzate in quella sanguinosa guerra.

Ma non solo, un’altra idea per celebrare la memoria di quella giornata potrebbe essere la riapertura del rifugio antiaereo in piazza Aldo Moro con ingressi contingentati, per rispettare le misure di sicurezza anti-Covid: «Lo scorso anno l’amministrazione aveva predisposto, contestualmente ad una mostra di divise e documenti d’epoca all’interno del salotto comunale, l’apertura del rifugio antiaereo ubicato in piazza A.Moro, visitato per l’occasione da molti cittadini e scolaresche. Al riguardo si chiede di aprire il rifugio in occasione dell’anniversario di quest’anno e consentire l’ingresso scaglionato, una persona alla volta, attraverso la presenza dei volontari della Protezione Civile» scrive Longo.

In ultimo, il consigliere sottolinea come sia importante il rispetto della storia per guardare al futuro con rinnovata speranza: «Preservare la memoria storica è di fondamentale importanza, soprattutto di questi tempi in cui sembrano vacillare tutte le nostre convinzioni e i punti di riferimento ai quali eravamo abituati. Rilancio economico, solidarietà verso le classi più deboli ed esposte, difesa del territorio e dell’ambiente, cultura e memoria storica, per iniziare un cammino vero di ripresa insieme a tutta la nostra comunità».