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Un palazzone di circa 7 piani prenderà il posto dell’attuale storico Cinema Nuovo di Pontecagnano. Non si poteva optare per altro? I cittadini: «è un obbrobrio»

La notizia dell’abbattimento del Cinema Nuovo di Pontecagnano continua ad essere oggetto di pensieri e riflessioni soprattutto da parte dei cittadini (qui il nostro primo reportage). Probabilmente, in passato, l’annuncio della chiusura non destò così tanto clamore così come è successo con la questione dell’abbattimento. La struttura infatti era chiusa al pubblico già da diversi anni, anche quello ritenuto uno spreco, ma era pur sempre presente lì in città.

Per i pontecagnanesi quello era molto di più di un insieme di poltrone, proiettore e schermo, era un pezzo di storia e, vederlo lì, seppur chiuso, rappresentava un angolo storico intoccabile. La ciliegina sulla torta è stata la comunicazione di ciò che ci sarà in futuro in quel punto, almeno da indiscrezioni, l’idea di veder sorgere un palazzone di circa 7 piani proprio non va giù alla comunità di Pontecagnano.

Non si poteva optare per altro? Le polemiche non si placano, le riflessioni e i commenti sui social trovano unione e accordo sul malcontento tra gli utenti legati a quel pezzo di città e la promessa di conservare oggetti iconici del cinema non è abbastanza.

I CITTADINI SI OPPONGONO

«Vale la pena continuare a costruire per avere una comunità in continua crescita demografica?», è così che comincia il pensiero di una cittadina riportato sulla propria pagina social, continua e si lascia andare in una riflessione profonda: «Le nostre strade sono in condizioni pessime, piene di barriere architettoniche, con l’asfalto che cede ovunque e senza spazi adatti al passaggio di biciclette e monopattini; il sistema fognario sarebbe da risanare e riadattare alla crescita della popolazione».

Lo sfogo social prosegue: «Non abbiamo parchi verdi adatti allo svago, alla coltivazione e al tempo libero nel centro cittadino, fondamentali per il benessere di tutti; non vi sono centri polifunzionali realmente attivi sul territorio capaci di creare una rete sociale adatta alla crescita culturale del popolo; la parte di cittadinanza più anziana non ha strutture adatte alle attività ricreative e mancano strutture dedicate al supporto e sostegno psicologico a favore di soggetti fragili; non è presente una palestra popolare e libera; non è possibile fare una passeggiata al mare per l’assenza di un lungomare fruibile a famiglie e anziani».

Parole che lasciano trapelare un senso di opposizione verso ciò che ne sarà, le stesse che generano commenti come «che obbrobrio!» che racchiudono in una sola battuta il pensiero (abbastanza) comune.

Cinema Nuovo: un’opportunità mancata”, parole de la Sinistra Italiana Pontecagnano per delineare quella che è, a parer loro, l’ennesima promessa mancata dell’amministrazione Lanzara, come abbiamo riportato qui. Un luogo che è stato tramutato in un cimitero culturale in centro città è il pensiero che più accomuna di pontecagnanesi.

Probabilmente la mancanza che ha alimentato e continua ad alimentare il dibattito, quasi tutto a favore della storica struttura a discapito del nuovo progetto, è stata proprio nel non riconoscere quel determinato luogo come un pezzo di storia e cultura della città, cedendo il passo all’ennesima costruzione.