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Comune di Battipaglia e IACP condannate a risarcire il sig. Alessandro Pietrasanta, legittimo assegnatario di uno degli immobili di via Manfredi, nel quartiere Sant’Anna, occupati abusivamente fino al 2013

È una sentenza storica, quella che ha visto il Comune di Battipaglia e IACP condannate a risarcire il sig. Alessandro Pietrasanta, legittimo assegnatario di uno degli immobili occupati abusivamente in via Manfredi fino al 2013, per danni materiali e psicofisici subiti. Come in molti ricorderanno, Pietrasanta si rese protagonista di plateali proteste, come quella di incatenarsi all’ingresso di Palazzo di città.

Avv. Pasquale Berna

Ad intervenire sulla vicenda è l’avvocato di Pietrasanta, dott. Pasquale Berna: «La sentenza, ad oggi unica in materia, costituisce un precedente, perché abbiamo dimostrato in modo ineccepibile il nesso tra l’ingiusta occupazione dell’abitazione comunale e il permanente trauma psichico subito dal cliente. Purtroppo, l’occupazione abusiva delle case popolari costituisce un problema molto presente, specie al Sud e nelle periferie delle grandi città, dove c’è una forte tensione abitativa. Questa specie di “guerra tra poveri” viene implicitamente consentita quando le autorità competenti restano immobili».

«Mi auguro che la sentenza appena emessa sia un monito per le amministrazioni locali che, fino ad oggi, non avrebbero mai pensato di essere ritenute responsabili di plurimi e gravissimi danni alla persona e che si attivino in tempo per impedire sul nascere ogni illegalità», aggiunge infine l’avvocato Berna.

LA SENTENZA

Come si legge nella sentenza ufficiale: «…la condotta inerte dell’Ente comunale ha assunto peculiari connotati di gravità, come si evince dalla Relazione dell’allora Ministro dell’Interno Alfano sullo scioglimento del Consiglio Comunale di Battipaglia del 28/3/2014 per collusione con la criminalità, in cui viene fatta menzione specifica alla vicenda dell’occupazione delle case popolari, oggetto del presente procedimento, ove è così riportato: “… condotta dell’amministrazione comunale che ha tollerato o comunque non ha contrastato, nel tempo, una accertata condizione di diffusa illegalità».

Da quello sgombero coatto sono trascorsi ormai un po’ di anni, e nel tempo non sono mancate le proteste per il totale stato d’abbandono di quelle palazzine. Una “terra di nessuno” che ospitava esclusivamente rifiuti, erbacce e profonde crepe nel manto stradale.

Aveva 59 anni in quell’ormai lontano 2013 il sig. Alessandro Pietrasanta, originario di Bari ma battipagliese d’adozione, ma è soltanto a 66 che ha ottenuto quella giustizia che tanto desiderava. Costa invece caro all’Ente comunale e a IACP, come deciso dal giudice della Prima Sezione Civile del Tribunale di Salerno, Mattia Caputo, quell’occupazione abusiva nel popoloso quartiere Sant’Anna.