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C’è ancora speranza per gli operai delle officine “Maccaferri” di Bellizzi. Tra 20 giorni, stando a quanto comunica la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, sarà convocato un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico per discutere del futuro dei lavoratori.

Nuovi sviluppi sulla vertenza “Maccaferri” che vede coinvolti i lavoratori delle storiche officine, e che dalla scorsa estate rischiano il posto di lavoro a causa della vendita dei terreni e della possibile delocalizzazione dell’azienda. «Entro 20 giorni sarà convocato un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico per discutere della vertenza dei lavoratori dello stabilimento Maccaferri di Bellizzi, da tempo impegnati nella battaglia per la salvaguardia dei posti di lavoro» comunica Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle, al termine di un incontro avuto con la sottosegretaria Alessandra Todde.

Anna Bilotti
Anna Bilotti, deputata M5S

«L’incontro con la sottosegretaria era stato programmato da alcune settimane ma è stato più volte rinviato per attendere l’evoluzione di alcune fasi della procedura in corso davanti al Tribunale Fallimentare, che vede coinvolto il gruppo imprenditoriale alle prese con un tentativo di risanamento – ricorda la parlamentare salernitana – Nel colloquio con la sottosegretaria Todde, che sta seguendo la vertenza, abbiamo condiviso l’idea di avere comunque in tempi brevi la convocazione del tavolo al Mise, dove, in attesa di ulteriori sviluppi, sarà possibile affrontare la problematica dei dipendenti dello stabilimento di Bellizzi, attualmente in cassa integrazione e fortemente preoccupati per il loro futuro occupazionale».

Lo scorso agosto, una delegazione di operai manifestò a Bologna durante un corte che vide protagonisti gli operai di tutti gli stabilimenti d’Italia. Fu un segnale forte e chiaro all’indirizzo della proprietà e del governo che non può chiudere gli occhi di fronte a una vicenda di tale importanza, che tiene in bilico diverse decine di famiglie. Lo scorso ottobre la vertenza finì sul tavolo del governo nazionale. A distanza di tre mesi, ecco i nuovi sviluppi.