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Spegne 90 candeline l’ex scuola De Amicis di Battipaglia. La storia della struttura viene celebrata in una speciale mostra nel salotto comunale

Nonostante il silenzio in cui è oggi avvolta, l’ex scuola De Amicis rappresenta un grande pezzo della storia della città di Battipaglia. Una storia che viene oggi celebrata attraverso una speciale mostra allestita nel salotto comunale, dove sarà in esposizione fino al 9 novembre prossimo, e presentata questa mattina in un evento all’interno di palazzo di città.

Presenti, davanti ad una platea composta quasi interamente da studenti e docenti, la sindaca Cecilia Francese, l’assessore alla cultura Silvana Rocco, il presidente di Banca Campania Centro Camillo Catarozzo, l’erede dell’ingegnere Michele De Angelis, che disegnò la scuola, Emilia Alfinito, il direttore didattico “MU. DI.F” di Sarno Rosario Petrosino, la rappresentante dell’associazione culturale “Historia Nostra” Lucilla De Luna e l’autore del libro sulla storia della De Amicis Maurizio De Filitto.

«L’amore verso questa scuola non è mai tramontato e lo testimonia la presenza di così tante persone» ha affermato la prima cittadina, rivolgendosi poi agli studenti presenti: «Bisogna conoscere la storia di questa città per poterla amare. Quella scuola è sorta in una città che allora cominciava a realizzarsi».

OBIETTIVO RECUPERO

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di dare una nuova luce alla storica e mastodontica struttura situata nel cuore della città: «Quando ci furono i fondi dei Pics un primo progetto che fu presentato riguardava questa scuola, che potesse accogliere iniziative per i più deboli, un teatro, momenti culturali. Siamo un po’ a rilento con le procedure ma il nostro obiettivo è recuperare quella struttura».

«Direttamente o indirettamente, siamo stati tutti figli di quella scuola» è stato il commento di Silvana Rocco, assessore alla cultura di Battipaglia che ha proseguito emozionata: «Sono stata un’alunna della De Amicis e ho tanti ricordi legati a quella che chiamavamo “la scuola di piazza Madonnina”. La corsa prima della campanella per scambiare le figurine Panini, il gracchiare della radio che si trovava sulla porta di tutte le aule. Festeggiamo il compleanno di un luogo che adesso è in silenzio, ma che è un simbolo di speranza».

L’ex scuola fa parte del DNA di ogni battipagliese, come sottolineato da Catarozzo: «Molti considerano Battipaglia una città senza storia ma non è così, le sue radici arrivano da lontano. I successi raggiunti nel corso degli anni da questa città sono stati ottenuti da alunni della De Amicis. La mia generazione si riconosce in quella scuola e nei suoi valori. Ne sono orgoglioso».