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Il collettivo Samarcanda Teatro è tornato in scena ieri sera, al Castelluccio di Battipaglia, con “La luna quadrata“: «Un’analisi sulla famiglia, oggi sempre più “liquida”»

Il teatro della compagnia teatrale amatoriale Samarcanda Teatro, tra le più longeve di Battipaglia, è tornato ad entusiasmare il suo pubblico nella cornice del Castelluccio. Lì, ieri sera, Enzo ed Emilia Fauci, e Amalia Gloriante, hanno portato in scena la divertente e leggera commedia firmata da Giorgio Solieri, “La luna quadrata“.

La compagnia, presieduta da Francesco D’Andrea, fu costretta ad interrompere la propria attività a febbraio 2020 a causa della pandemia, e l’ultimo spettacolo portato sulle tegole del palcoscenico fu proprio “La luna quadrata“, un’analisi lucida e profonda, ma allo stesso tempo frizzante e leggera, sulla famiglia, sull’amore e la bellezza degli opposti. Simbolico è il ritorno alla recitazione proprio con l’opera che coincise con lo sfortunato stop alla cultura causato dal Covid-19.

«Non è circostanza che possa passare inosservata il fatto che questo atteso ritorno abbia avuto come “palcoscenico” il Castelluccio di Battipaglia, simbolo storico e indissolubile della nostra città – spiega Enzo Fauci, tra i protagonisti della commedia –. L’invito che ci è stato fatto dalla famiglia Santese, proprietaria del castello, e dalla Fondazione “Maria Rosaria Santese”, di proporre lì un evento intorno alla grande magia del Teatro personalmente ha provocato da subito sensazioni inesplorate e positive, che hanno poi trovato conferma in un’evidente tensione emozionale che ci ha avvolto durante l’intera serata. Di tutto ciò siamo grati ed onorati».

Enzo Fauci pone i riflettori su questa commedia di Solieri, a cui si sente particolarmente affezionato: «A me piacciono molto i testi del Teatro cosiddetto “di parola” che toccano anche temi di ricorrente attualità: come accade nel lavoro di Solieri, che propone a suo modo un’analisi di quell’istituzione, la famiglia, oggi sempre più “liquida”. Questo è il filo rosso anche dei prossimi lavori di Samarcanda, attualmente in preparazione e che finalmente impegneranno tutti i nostri attori, giovani e meno giovani».

Il pubblico accorso, dal canto suo, non ha mancato di far sentire il proprio calore, rendendo ancor più magico il ritorno in scena del collettivo. Proprio ai presenti, affezionati all’arte di Samarcanda Teatro, Fauci rivolge il suo pensiero: «Il calore del pubblico intervenuto ha fatto il resto, a mio parere a testimonianza del desiderio di tornare presto ad una normalità, seppur nuova, nella quale le espressioni culturali, artistiche e sceniche rappresentino uno dei volani dai quali non si può prescindere più».