Tempo di lettura: 2 minuti

I fedeli della parrocchia San Gregorio VII hanno attivato una raccolta fondi per un servizio di catering che, nel giorno di Natale, raggiungerà le famiglie meno fortunate

Il Natale porta con sé un’atmosfera magica, capace (o almeno si spera) di risvegliare la generosità nelle persone, aiutandole a comprendere maggiormente le difficoltà del prossimo, e a prestare supporto e sostegno. Di certo i fedeli della parrocchia San Gregorio VII non si tireranno indietro, e per il Natale 2020, sicuramente atipico rispetto ai precedenti, hanno attivato una raccolta fondi per “adottare” i meno fortunati, garantendo loro un pasto caldo il giorno di Natale.

«L’iniziativa è volta alle famiglie che seguiamo durante l’anno, e che vivono problematiche di diverso genere. Difficoltà evidenziate ancor di più dall’emergenza Covid-19. Lo spirito è quello di favorire a tutte le famiglie la possibilità di vivere un Natale quanto più possibile sereno, anche in tavola», spiega il parroco della San Gregorio VII, Don Michele Olivieri. Al momento sono circa 60 i nuclei familiari che riceveranno i pasti il 25 dicembre, con una media di circa 3 o 4 componenti per famiglia.

Tuttavia Don Michele chiede a gran voce di segnalare casi di famiglie in difficoltà, ma anche persone, tra cui gli anziani, costrette a trascorrere le festività in solitudine per svariate ragioni. L’iniziativa solidale intende raggiungere anche loro. Per offrire il proprio sostegno a questa iniziativa è possibile recarsi allo sportello della parrocchia, oppure alla sede della Caritas. È già previsto un coordinamento di volontari sia per la gestione dell’iniziativa che per la consegna dei pasti nel giorno di Natale.

«Per noi nel Natale, essendo la festa in cui il Signore viene ad abitare nelle nostre case, è necessario riconoscere questa dimensione spirituale e valoriale di Gesù che abita nelle nostre famiglie. E quindi la condivisione di questo bene prezioso si esprime attraverso la garanzia di beni primari di cui necessita ogni famiglia», conclude Don Michele Olivieri.