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La natura s’è ripresa i suoi spazi ai Padiglioni di Battipaglia, dove il via vai degli studenti, dalla loro chiusura, è stato sostituito dai miagolii delle colonie di gatti

La città aspetta la messa a terra della prima pietra di quel progetto per la costruzione di una nuova scuola. Settembre 2022 è la promessa dell’amministrazione

I Padiglioni, lo storico plesso scolastico che negli anni ha accolto tra le sue viuzze e i suoi giardinetti – oltre che tra i suoi banchi – generazioni su generazioni di piccoli studenti battipagliesi, in gran parte provenienti dal popoloso quartiere Sant’Anna. Nel 2018 è arrivata la chiusura della scuola, insieme alla “Fiorentino”, per inagibilità, e con in ballo un ambizioso progetto di un istituto completamente nuovo. Ma intanto il tempo è passato e cosa succede quando quella che avrebbe dovuto essere una scuola si trasforma in un polmone verde “abusivo”?

Oggi quei Padiglioni si presentano in tutta la loro spettralità. Gli unici abitanti di quelle strutture, che nel tempo si sono deteriorate, sono soltanto le colonie di gatti, presenti in vasto numero e che si aggirano tra l’erba alta, sostituendo di fatto quel via vai di bambini, studenti, genitori e insegnanti che quotidianamente si palesava in via De Gasperi. Le strutture, recintate da quello storico confine metallico dipinto di blu, sono state quasi totalmente inghiottite dalle piante e dall’erba. La natura che, in assenza di mano umana, s’è ripresa i suoi spazi.

Purtroppo però non è certo solo la natura e gli animali ad aver preso possesso dei Padiglioni: a regnare sul perimetro dello storico plesso di scuola materna ed elementare è anche l’inciviltà, con rifiuti di varia natura sparsi, e in alcuni casi assorbiti totalmente dall’erba alta. Proprio questa presente in tutti gli spazi un tempo adibiti a laboratori all’aperto, e non solo. Lì, nell’area picnic dove, negli anni d’oro, gli insegnanti erano soliti portare gli alunni a fare lezione e merenda all’aperto, ormai non è rimasto più nulla se non, appunto, erba alta.

Erba alta che ha divorato anche lo spazio una volta al servizio della piantumazione di alberi da frutto, per costruire un’intera generazione di nuovi pollici verdi, ubicato alle spalle del padiglione della presidenza. Negli anni in cui s’è attesa la demolizione e la costruzione della nuova scuola, la natura s’è ripresa i suoi spazi, e addirittura oggi gli alberi ostruiscono l’accesso a quello che fu il padiglione riservato alla scuola materna. Ciò che è rimasto oggi ai Padiglioni è poco più di nulla, ad eccezione di qualche cuccia di fortuna – per mano di volontari – per tenere al caldo i gatti, e rifiuti sparsi, insieme al silenzio di chi aspetta una campanella che torni a suonare.

L’ATTESA

Subito dopo i sigilli scattati a Padiglioni e Fiorentino s’è iniziato a lavorare per la costruzione di un istituto scolastico completamente nuovo, che avrebbe inglobato scuola materna, elementare e media e che avrebbe dovuto sorgere proprio nello spazio recintato dei Padiglioni. Un imponente progetto presentato anche alla stampa e che sarebbe stato finanziato dalla Regione Campania. Tra rinvii e una pandemia che nel frattempo ha messo i bastoni tra le ruote, la messa a terra della prima pietra è rimasta in stand-by.

Le polemiche, partite sin dalla chiusura contestata dei due plessi per inagibilità e rischio sismico, non si sono certo attenuate in questi anni, con conseguente smistamento degli studenti in altri istituti cittadini, tra cui “Opera Bertoni”, dei padri stimmatini, proprio nel cuore del Rione Sant’Anna. Oggi intanto c’è una ditta vincitrice della gara d’appalto per la realizzazione di questo atteso progetto, la “Palumbo Costruzioni” di Giugliano. L’impegno dell’amministrazione Francese, verso quest’opera, ha una data: settembre 2022. La città aspetta.