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“Nuova” srl, la società defunta dal 2014 ma ancora in liquidazione continua a produrre costi per il Comune di Battipaglia: 900 euro di tasse mai pagate del 2019.

L’agenzia delle entrate bussa alle porte del Comune di Battipaglia per le tasse sulle concessioni governative mai pagate da “Nuova srl”, l’azienda nata a seguito della scissione societaria nel 2010 della vecchia “Alba Nuova” per occuparsi della manutenzione del patrimonio comunale, lasciando ad “Alba” l’igiene urbana, e ancora oggi in liquidazione (da 8 anni oramai) nonostante a febbraio del 2021 sia stata cancellata dal registro delle imprese di Salerno. Debiti risalenti al 2019: 900 euro di tasse sulle concessioni governative mai pagate, che non sono sfuggite agli esattori. Lo scorso 24 febbraio, infatti, sulla scrivania del dirigente del Settore finanziario, Giuseppe Ragone, è arrivata una nota dall’agenzia delle entrate relativa ai tributi non versati da parte della suddetta (ex) società. Un debito che va saldato quanto prima, onde evitare rischi di maxi interessi e more aggiuntive che si potrebbero accumulare negli anni.

«Al fine di evitare aggravi economici per l’Ente, si rende necessario procedere al pagamento di quanto richiesto dall’agenzia delle entrate, stante la legittimità dell’importo accertato» si legge nella determina firmata da Ragone e dall’istruttore amministrativo, Ettore Malandrino. Una cifra di poco conto, i 900 euro, specialmente se relazionati a tutti i quattrini sborsati dalla collettività battipagliese per un’azienda che non esiste più. Nel 2019, l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese stanziò ben 250mila euro, a seguito di una variazione di bilancio, per chiudere definitivamente “Nuova”, saldando i debiti pregressi. Poi spuntò qualche altro debito, e a fine 2020 la giunta comunale, in piena pandemia, si vide costretto a mettere a disposizione altri 50mila euro per pagare i debiti residui e per procedere alla cancellazione definitiva dal registro delle imprese, a seguito di una richiesta fatta direttamente dal collegio dei revisori dei conti che suggerirono questa mossa per evitare ulteriori atti giudiziari ed azioni nei confronti dell’Ente. Insomma, quando il capitolo sembrava chiuso definitivamente ecco che è arrivata l’agenzia delle entrate a ricordare alla comunità battipagliese che la società defunta costa ancora qualcosa: 864,36 euro, per la precisione, in questo caso, dovuti per delle tasse mai riscosse dallo Stato.